Il colosso del commercio elettronico Amazon hanno reso noto ai propri utenti che a breve il costo del servizio Prime aumenterà. Almeno per il momento questa novità dovrebbe riguardare i soli utilizzatori degli Stati Uniti dove si pagheranno 14.99 dollari al mese, invece di 12.99, o 139 dollari per un’intera annualità (invece dei precedenti 119).
Siamo quindi di fronte al primo incremento di prezzi negli USA dal 2018 ad oggi, i rincari verranno introdotto a partire dal 18 febbraio 2022 per tutti i nuovi clienti Prime, mentre per quanto riguarda coloro che hanno già attivato una sottoscrizione la scadenza è stata fissata al 25 marzo e l’aumento sarà applicato dal prossimo rinnovo in poi.
Il rincaro di Prime sarebbe giustificato da un aumento dei costi di trasporto e di produzione
Per motivare questa scelta il gruppo creato da Jeff Bezos ha fatto riferimento ai costi di trasporto, divenuti più elevati rispetto al passato, agli aumenti salariali per i lavoratori e ai costi di produzione per i contenuti esclusivi su Amazon Prime Video. A proposito di quest’ultimo basterebbe citare la serie dedicata al Signore degli Anelli per la quale sarebbero stati stanziati 450 milioni di dollari.
Secondo alcuni analisti l’aumento dei prezzi di Amazon Prime potrebbe essere ricollegabile anche ai risultati della trimestrale relativa all’ultimo quarto del 2021 con la quale gli investitori sono stati informati di una diminuzione del reddito operativo, e quindi del rapporto tra costi e fatturato, passato da 6.9 miliardi di dollari a 3.5 miliardi anno su anno.
Come sottolineato in precedenza, per ora i rincari non dovrebbero riguardare altri mercati e i prezzi in Italia sarebbero quindi destinati a rimanere gli stessi. Nel nostro Paese il servizio costa oggi 36 euro all’anno, veniva pagato invece 19.99 euro all’anno nel 2015 dopo un aumento rispetto al prezzo di lancio che era stato pari a 9.99 euro.