Microsoft può ora vantare una capitalizzazione pari a 2 mila miliardi di dollari, tale traguardo sarebbe il risultato della strategia adottata dal CEO Satya Nadella che durante il suo mandato ha deciso di scommettere sui servizi basati sul Cloud Computing e sull’interoperabilità delle piattaforme e delle applicazioni del gruppo con le soluzioni di terze parti.
Ad oggi Redmond e Apple sarebbero le sole aziende al mondo in grado di vantare un valore così elevato, seguirebbero il colosso del commercio elettronico Amazon con 1.800 miliardi e Alphabet, il conglomerato finanziario di cui fa parte Google, con 1.600 miliardi. Per la precisione l’attuale quotazione di Microsoft sarebbe pari a 2.230 miliardi di dollari.
Se la compagnia fondata dal sempre meno ricco (ma comunque molto ricco) Bill Gates dovesse mantenere la capacità di crescita maturata nell’ultimo periodo della sua attività, è comunque probabile che prima o poi si arriverà a registrare il sorpasso su Cupertino. Solo dall’inizio del 2021 l’incremento del suo valore sarebbe stato del 19%.
Come anticipato, a determinare tale andamento sarebbe stato in particolare il Cloud di Azure che nel corso del 2020 avrebbe permesso alla società di generare quasi il 34% del suo fatturato. Grazie ad AWS (Amazon Web Services) oggi Jeff Bezos e soci deterrebbero una quota di mercato più rilevante in questo settore ma le azioni di Microsoft starebbe registrando performance migliori.
Divenuto CEO della compagnia nel 2014, Nadella è stato in grado di innovare radicalmente un gruppo che anche per responsabilità del predecessore Steve Ballmer non aveva compreso pienamente la portata della rivoluzione mobile, invece di puntare su OS alternativi ad Android e iOS e di competere nel mercato degli smartphone egli ha preferito scommettere, a ragione, sui servizi.