L’epidemia di Coronavirus (COVID-19) che ormai condiziona qualsiasi iniziativa imprenditoriale o, più in generale, umana, starebbe costringendo Amazon a prendere decisioni drastiche per dare la precedenza agli ordini e alle consegne dei beni di prima necessità. Forniture sanitarie e poche altre categorie merceologiche avranno priorità su tutte le altre.
Per questo motivo Jeff Bezos e soci hanno deciso di sospendere il marketplace della piattaforma, un’iniziativa riguardante Gli Stati Uniti e il Vecchio Continente che dovrebbe protrarsi come minimo fino al 5 aprile. Naturalmente, data l’attuale situazione qualsiasi scadenza ha soltanto un valore indicativo se non addirittura nominale.
Come confermato dagli stessi portavoce della compagnia, ora che l’emergenza dovuta al contagio si è estesa in modo severo anche negli USA i magazzini starebbero faticando a garantire l’approvvigionamento di beni di prima necessità, per evitare uno stato continuo di sold out sarà quindi necessario concentrare tutti gli sforzi su questi ultimi.
Amazon ha sottolineato che tutti gli ordini eseguiti precedentemente al 17 marzo verranno regolarmente evasi, ma le già citate forniture mediche, gli articoli di uso domestico e tutto ciò che non può mancare in presenza di limitazioni agli spostamenti dovrà essere gestito per primo. I partner commerciali che operano in altri settori dovranno pazientare in attesa di tempi migliori.
Il gruppo prevede che nel corso della prossima settimana l’impegno dei centri di distribuzione sarà ancora più intenso, anche per questo motivo è stato lanciato un piano di assunzioni straordinario per inserire ulteriori 100 mila dipendenti nell’organigramma scelti in particolare tra coloro che hanno perduto il proprio impiego o non possono lavorare a causa dell’epidemia.